
PROPOSTE
Oggetto: Richiesta di presentazione del libro La classe va in scena – Settembre 2025
Egregio/a Dirigente,
con la presente desidero chiederLe la disponibilità ad accogliere, presso il Suo istituto la presentazione del libro La classe va in scena, dedicato alla Pedagogia Scenica Integrata.
Questa metodologia educativa, all'avanguardia e diffusa anche attraverso YouTube, Instagram, TikTok, un sito web e una pagina Facebook, non si limita a "fare teatro". Attraverso molteplici pratiche sceniche, gli studenti diventano protagonisti e costruttori del sapere, partecipando in modo vivo, attento e coinvolgente. La Pedagogia Scenica Integrata unisce inclusione, creatività e collaborazione, offrendo strumenti efficaci per sviluppare competenze trasversali e rendere l'apprendimento più motivante.
La presentazione, della durata di circa un'ora, sarà rivolta al corpo docente e prevede l'illustrazione dei fondamenti teorici e pratici della metodologia, la condivisione di esperienze di laboratori già realizzati e alcune proposte concrete per le attività didattiche applicabili nei diversi ordini e gradi scolastici. Inoltre, segnalo che proponiamo corsi di formazione per docenti e laboratori teatrali per studenti, come occasioni di crescita e innovazione educativa.
Allego alla presente i curricola dei coautori della Pedagogia Scenica Integrata, a testimonianza della solidità e del valore del percorso formativo.
Resto a disposizione per concordare date, modalità e ogni dettaglio organizzativo che riterrete opportuno.
RingraziandoLa per l'attenzione e la disponibilità, porgo i miei più cordiali saluti.
Prof.ssa Clara La Farciola
Telefono: 3889563783
E-mail: pedagogiascenica@gmail.com

Se uno studente ha difficoltà con la storia, non gli si chiede di studiare la Rivoluzione Francese davanti a un libro. Gli si propone di "diventare" un personaggio dell'epoca, di scrivere una lettera immaginaria a un altro protagonista, di mettere in scena un processo rivoluzionario o un dialogo tra monarchia e popolo. Così la materia prende vita, diventa incarnata, vissuta, memorizzata attraverso emozione, azione, empatia.
Oppure, se la fatica è nella comprensione di un testo letterario, lo si può portare in scena. Si lavora sulla voce, sul ritmo, sull'intenzione. Si chiede allo studente: cosa direbbe questo personaggio oggi? Come si muoverebbe? Come reagirebbe a un tweet o a un'interrogazione scolastica? In questo modo, si sviluppa la capacità interpretativa, si potenzia il pensiero critico, si allena la rielaborazione personale. Tutte competenze trasversali che, poi, fanno la differenza anche nei compiti in classe.
Il coach non si sostituisce all'insegnante, ma affianca il percorso scolastico attraverso un metodo che va alla radice: potenzia l'attenzione, la memoria, l'organizzazione, la gestione dell'ansia. Aiuta lo studente a riconoscere il proprio stile di apprendimento, a sviluppare strategie efficaci, a trasformare l'errore in risorsa scenica. E lo fa mettendo in campo tecniche teatrali, simulazioni, giochi di ruolo, letture interpretate, dialoghi socratici, micro-scritture drammaturgiche, esercizi sul tempo e sullo spazio del pensiero.
In questo quadro, ogni materia può diventare scena. La matematica, ad esempio, può trasformarsi in una sequenza coreografica per esplorare il concetto di simmetria o proporzione. La grammatica diventa dialogo tra parole-personaggi. Le scienze si esplorano costruendo piccole drammaturgie sulla cellula, sul sistema nervoso, sulle leggi della fisica.
Il sapere, dunque, non è trasmesso, ma costruito. E costruito in modo attivo, partecipato, emozionante. Il coach insegna, eccome. Ma insegna come si fa in teatro: partendo dalla relazione, dall'ascolto, dal corpo, dal ritmo. Insegna a stare sulla scena della scuola con più presenza, più fiducia, più autonomia. Anche quando i riflettori sembrano spenti.

L'INGLESE CON LA PSI – UN ESERCIZIO
Numerose ricerche nell'ambito delle scienze cognitive hanno dimostrato che l'apprendimento di vocaboli stranieri risulta significativamente più efficace quando le parole vengono incorporate in una messa in scena e pronunciate ad alta voce per accompagnare un'azione concreta. Tale modalità sfrutta la memoria motoria e la componente multimodale dell'esperienza, creando un ancoraggio più stabile rispetto alla semplice memorizzazione passiva. L'evidenza empirica conferma che l'uso teatrale e performativo del linguaggio potenzia sia il ricordo a lungo termine sia la rapidità di richiamo lessicale.
Ecco un monologo comico che si ispira a un esercizio di "memoria in scena", ma trasformato in un piccolo sketch teatrale dove l'oggetto diventa anche parola immaginata e mimata da tradurre in inglese. L'associazione con l'oggetto pensato e mimato fisserà la parola nella memoria.
MESSA IN SCENA
STUDENTE:
Mini-sequenza teatrale comica – La frittata bruciata
(Lo studente entra in scena, affamato. Si gratta la testa, apre le braccia come a dire "Che faccio?"
Battuta: "Oggi mi preparo una bella frittata… Italian omelette."
Gesto: con le mani mima una padella immaginaria che mostra al pubblico.
Apre due sportelli invisibili.
Battuta: "Apro il frigo… fridge… e prendo le uova… eggs. Una, due, tre… già mi sento un cuoco stellato… star chef!"
Gesto: rompe le uova in una ciotola, fa una smorfia quando cade un guscio.
Battuta: "Ops, il guscio… shell… è caduto dentro! Vabbè, proteine extra."
Solleva la padella immaginaria come fosse un trofeo.
Battuta: "Prendo la padella… pan… e l'olio… oil."
Mima di versare olio abbondante con esagerazione.
Mima di accendere il fornello.
Battuta: "Accendo il fornello… stove… e già mi sento Gordon Ramsay."
Mescola nella padella.
Battuta: "Verso l'uovo… egg… nella padella… pan. Mescolo con la forchetta… fork… anzi no, ho preso il cucchiaio… spoon. Boh, tanto brucerà lo stesso."
Gesto: si dà una botta in fronte, tipo "Che scemo!".
Annusa, tossisce, sgrana gli occhi.
Battuta: "Ahi ahi, odore di bruciato… burning smell! Giro la frittata… italian omelette… ma lei non gira, lei si ribella! È diventata un mattone… brick!"
Gesto: batte il mattone sul tavolo, fingendo che faccia tremare tutto.
Sconsolato riapre il frigo.
Battuta: "Va bene… missione fallita. Apro di nuovo il frigo… fridge… e prendo la mia salvezza: una scatoletta di tonno… a can of tuna."
Mima di aprire la scatoletta con cerimonia, la posa con solennità.
Battuta: "La metto sul tavolo… table… e apparecchio. Ecco il piatto… plate… il cucchiaio… spoon… il coltello…knife… e la forchetta… fork."
Gesto: apparecchia con eleganza come se fosse a un ristorante di lusso.
Si siede e subito si rialza.
Battuta: "Ah, dimenticavo: la bottiglia d'acqua… water bottle… e il bicchiere… glass.
Torna a sedersi.
Ecco qua, una cena da re… a king's dinner … o almeno da sopravvissuto… survivor!"
Gesto: inchino comico al pubblico, la scatoletta in mano come trofeo.
Le pronunce:
fridge – frig
eggs – egs
shell – scell
frying pan – fraiing pen
oil – oil
stove – stov
fork – forc
spoon – spun
burning smell – burning smel
brick – bric
tuna can – ciuna chen
table – teibol
plate – pleit
knife – naif
bottiglia d'acqua - uòter botol
bicchiere – glas
dinner – dinner
king – king
survivor - survaivor
Se sei uno studente che desidera migliorare il proprio metodo di studio, affrontare con più serenità le sfide scolastiche o ritrovare motivazione, oppure un genitore che vuole offrire al proprio figlio un'opportunità di crescita personale e autonomia, ti invito a partecipare a un incontro individuale conoscitivo sulla Pedagogia Scenica Integrata.
Un'occasione per scoprire come questa nuova disciplina può fare la differenza, dentro e fuori la scuola.
Per informazioni:
📧 consigliocoach@gmail.com
📞 327 463 5132
